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Daniele, autore di Ex[IT] Argentina

Ex[IT] Argentina -  Un viaggio in Sudamerica.

Daniele, con uno spirito di avventura, e spinto dalla curiosità che era stata svegliata dalla sua Nonna (“Ah, l'America! Potevi nascere laggiù, lo sai?”), intraprende questo viaggio per capire come mai le persone prendono la decisione di emigrare.  Aiutato dei Circoli Trentini sparsi sul territorio Argentino, che lo mettono in contatto con alcuni emigrati Trentini, si sposta in lungo e largo per il territorio della Repubblica Argentina, catturando ogni minimo dettaglio e sensazione dei luoghi, abitudini e persone che incontra.

 

Intervista da archivio, 31 gennaio 2011

Daniele Zambelli Franz

 

Com’è nata l’idea di un viaggio in Argentina?

“Ho in mente l’Argentina fin da bambino, mia Nonna mi ricordo che mi ha parlato di un nostro parente, un lontano zio che è emigrato in Terra del Fuoco, questo luogo evocativo… mi è sempre rimasto in mente, poi crescendo comunque ho sempre pensato che un giorno avrei fatto questo viaggio, anche se ho dovuto aspettare fino ai 30 anni, per avere, dichiamo, il coraggio di partire veramente.

Come hai organizzato il viaggio?

“Il viaggio lo ho organizzato in totale autonomia, come un vero mochilero, come si dice, appunto, in spagnolo. Pero sottolineo, con molto piacere, che tutto è stato possibile anche grazie al precisissimo aiuto che ho avuto degli amici dei Circoli Trentini, di Buenos Aires, di Rosario, Reconquista, Resistencia, Villa Regina y Bariloche

Perché hai scritto un libro sulla tua esperienza?

“Ho la passione per la scrittura, da molti anni, anche se fino a prima del viaggio in Argentina avevo scritto solo dei racconti brevi e poesia. Ho sentito pero il bisogno e il desiderio forte di misurarmi con lo sforzo che richiede la stesura di un vero romanzo. In questo senso, per me, è stata decisiva l’influenza del scrittore Cileno Luis Sepulveda.”

Perché sforzarsi per mantenere vivi i rapporti tre gli emigranti e i loro discendenti?

“Anzi tutto per ricordarci del passato nostro, i Trentini del passato di povertà che ci portiamo dietro comunque, che è più recenti di quanto si pensi, poi anche per il gusto di conoscere nuove persone e una cultura, soprattutto nel caso dell’Argentina sia vicina a noi ma anche molto diversa. Poi perché le montagne che ci stanno a torno non diventino una barriera per i nostri occhi, poi perché e solo nell’incontro col altro, secondo me scopriamo veramente tanto di noi stessi.”

Come guardi i futuri rapporti tra Argentini in Italia e all’estero?

“Sicuramente i rapporti sono sempre più facilitati grazie ad internet, credo pero che sia molto importante perché la formazioni di uno di noi e fare un viaggio in prima persona. Credo anche in questo senso anche le Istituzioni devono aiutare maggiormente chi ha questo desiderio, perché una società con gli orizzonti più ampli è una società più libera e giusta.”

Ci vuoi raccontar se hai altri progetti futuri? Un viaggio, un libro…?

“Si, dopo il primo libro che ho scritto, Ex[IT] Argentina che è un libro autobiografico, ho scritto un secondo libro che invece è un romanzo di pura fantasia e attualmente sto lavorando a un terzo libro, che diciamo, è un libro sempre di viaggio pero rispetto a Ex[IT] Argentina, per contenuti e posizione geografica, diciamo, è molto diverso. Espero di trovare qualcuno che mi dia fiducia; sto parlando di un editore, una casa editrice per porte continuare a coltivare questa mia passione che ho, che è conoscere, il viaggiare e raccontare la mia esperienza.”

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