Sabato scorso, 6 luglio, alla Sequoia del Parco Storico di Levico Terme, Susanna Bissoli ha presentato il suo libro “I Folgorati” accompagnata di Lisa Orlandi, titolare della Piccola Libreria di Levico, come moderatrice.
Insieme hanno coinvolto il pubblico presente, navigando tra la biografia della scrittrice, racconti, barzellette e brevi citazioni del libro.
Susanna Bissoli un’autrice veronese alle prese con il suo terzo libro, ha studiato lingue, mediazione culturale e didattica dell’italiano per stranieri; ha scritto la bellissima raccolta di racconti “Caterina sulla soglia” e il romanzo “Le parole che cambiano tutto”. Ha pubblicato a distanza di quasi 12 anni un libro meraviglioso: I Folgorati...
Questo libro, I Folgorati, racconta la storia di Vera, una donna di mezza età che, dopo aver vinto una volta una malattia si ritrova a dover fare i conti nuovamente con un tumore. Personaggio che ha sempre potuto vivere la propria vita in libertà, ora ha difficoltà a ritrovare la propria voce che pervade grandemente le pagine del libro.
Che cosa significa i folgorati, chi sono i folgorati e perché i folgorati?
“…i folgorati sono delle persone che hanno attraversato o stanno attraversando una malattia grave oppure un grande dolore, una separazione ma che sopravvivono.
Io questa distinzione la ho trovato veramente soltanto in francese, la distinzione tra folgorati e fulminati. I fulminati sarebbero le persone che colpite da un fulmine muoiono, mentre i folgorati sono quelle che sopravvivono. In effetti questa idea di questa folgorazione metaforica di attraversamento di qualcosa di molto potente che trasforma, lo ho trovata casualmente in un articolo che ho letto qualche anno fa su l’Internazionale dove si racconta un fatto di cronaca: era successo al nord della Francia, durante una festa campestre, a settembre, che a certo punto c’era stato un temporale improvviso e un fulmine molto potente si era abbattuto su cavo metallico, il fulmine era corso lungo questo filo e aveva colpito un gruppo di persone… nessuno è morto, sono tutti sopravvissuti con problemi di vario tipo… in questo articolo, questa giornalista francese andava a incontrarli a un anno di distanza da questo fatto e si scopriva queste persone in questo anno avevano avuto bisogno di incontrarsi tra di loro perché i folgorati si cercano fra di loro, si riconoscono, magari esternamente i segni del fulmine di questo attraversamento non ci sono più, sono dei buchini, magari piccoli, che assomigliano a piccole verruche, due sulla testa, due sotto la pianta del piede, pero questo attraversamento ci è stato e cambia delle cose nella vita, cambia le priorità…”
Susanna Bissoli inoltre si occupa di laboratori di narrazione orali, scrive per il teatro, laboratori di progettazione sociale…
“…sono delle narrazioni in cerchio, mettiamo un tappeto per terra e ci sediamo in cerchio su dei cuscini e lo faccio nelle scuole, nei corsi di formazione, però l’esperienza più continuativa che ho è con un gruppo di donne italiane e straniere in un centro di incontro del comune di Verona e lì lo faccio da parecchi anni, da 14 anni, una volta alla settimana, il mercoledì mattina.
Di solito propongo di raccontare a partire da una cosa molto concreta, può essere anche un oggetto proprio portato lì, … mettiamo una candela al centro, chi racconta tiene un foulard in mano, e cosa succede, che ascoltando un racconto in chi ascolta nascono dei racconti…”
“…è molto bello perché attraverso le storie proprio vedi sgretolarsi i pregiudizi; quando c’è una circolazione di storie e c’è una risonanza, insomma nasce una forte empatia…”
Susanna Bissoli fa parte di Mediterraneo nell’equipaggio di terra e organizza eventi a sostegno della Nave Mare Jonico e anche fa parte di un coro multi etnico di Mestre che si chiama “Voci del mondo” con la maestra Giuseppina Casarin, che questo anno è stata insignita da Mattarella Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica, per questo progetto inclusivo.
Backstage
In concomitanza con la presentazione del libro “I Folgorati” c’erano le comparse della “Levico Imperiale” che si sono presentati qualche minuto dopo la preparazione del palco.
Loro sostenevano che da 20 anni occupavano il posto predisponendo i canoni per sparare a salve. Inutile è stato spiegarle che la presentazione del libro aveva una durata di circa un’ora e che poi avrebbero avuto il posto libero per le loro rappresentazioni.
La discussione e proseguita fino all’inizio della presentazione del libro fino a che una persona vicina all’organizzazione ha avuto una espressione colorita verso di loro. Questo ha innalzato le tensione e a tutta risposta hanno sparato a salve in vicinanza al pubblico presente che non si aspettava tale gesto.
Fortunatamente Lisa Orlandi e la scrittrice Susanna Bissoli hanno smorzato la situazione in modo molto gentile e scherzando sugli spari di salve.